Home » Approfondimenti » Mausoleo di Martino D'Aragona il Giovane
L'altare più caro, affettivamente, è quello di S. Michele. Il migliore da un punto di vista artistico è quello di S. Barbara, il più pregiato. Questo è il più ampolloso e il più ricercato.
A forma di arazzo ed esuberante per fasto, marmi, statue, iscrizioni e grandiosità. Si ispira allo stile barocco ligure-piemontese. E' il mausoleo di Martino di Aragona, Infante di Spagna, morto durante la conquista della Sardegna nel 1409. Martino divenne re di Sicilia, dopo aver sposato nel 1391 Maria, figlia di Federico III, detto il Semplice. L'artista è il genovese Giulio Aprile, coadiuvato dai fratelli, che realizzarono il monumento a Genova nel 1676, 267 anni dopo la morte di Martino. Il mausoleo comprende 50 pezzi, che arrivarono a Cagliari in 20 grosse casse per il montaggio e l'inaugurazione avvenuta nel 1680. La salma di Martino vi fu collocata solo nel 1689. Erroneamente si è sempre creduto che le spoglie mortali con la fine della dominazione aragonese e spagnola fossero state traslate in Spagna, invece mercoledì 16 novembre 2005, smontando il sepolcro per la ristrutturazione si sono scoperti i resti mortali di Martino, racchiusi in un involucro di velluto rosso, ricamato in oro.
Il mausoleo ha tre ordini:
1 ordine (in basso). Si vedono 4 statue di guerrieri e al centro due angeli che sostengono uno scudo.
2 ordine (al centro). Troneggia lo stemma dei re d'Aragona e l'iscrizione con la data di morte di Martino, Martino re di Aragona, morto nel 1409.
3 ordine. Al centro l'urna di Martino su due leoni e sopra la statua del giovane re in ginocchio con la corona e lo scettro ai piedi. Più in alto lo scheletro della morte con la corona nella testa e la falce in mano. Ai lati dentro le due nicchie le statue della Giustizia (a sinistra) e della Fede (a destra). Lo Spano dice che i due angioletti piangenti hanno una espressione meravigliosa.
Martino il Giovane è legato alla Battaglia di Sanluri del 1 luglio 1409 contro il Giudicato di Arborea, sostenuto dai Genovesi. Riportò completa vittoria e rimase famoso per la ferocia dei soldati che massacrarono un numero enorme di gente e saccheggiarono l'intero paese. Ancora oggi il teatro della battaglia si chiama S'occidrosciu.